La ricetta mediterranea locale

“La Dieta Mediterranea è uno stile di vita amico del clima e della salute, capace di restituire il giusto valore alle tradizioni alimentari e alla solidarietà. Un ideale olistico moderno, ma dal cuore antico. Un modo di produrre, di distribuire e di consumare dall’impatto ecologico e sociale positivo. Insomma, una ricetta per il futuro a portata di tutti.

Perché la Dieta Mediterranea è ispirata alle pratiche alimentari popolari e a un’idea forte di coesione sociale, che trova nella convivialità il luogo dove il legame comunitario si rafforza e le tradizioni vengono trasmesse di generazione in generazione. Una ricetta per vivere insieme, quindi, fatta non solo di cibi, ma anche e soprattutto di valori etici e sociali, di educazione alla sostenibilità, di propensione allo scambio, di disponibilità all’integrazione. Insomma la prova generale dell’umanità di domani”.

Questo è stato il pensiero che Marino Niola, saggista e docente di Antropologia dei simboli, giornalista e divulgatore scientifico, ha condiviso con noi mercoledì 13 dicembre durante la prima FICO Mediterranean Lecture, l’attività divulgativa destinata al pubblico della Fabbrica Italiana Contadina.

Inutile precisare che sono pienamente d’accordo con questa visione. E che possiamo impreziosirla aggiungendo che, a pensarci bene, la dieta mediterranea vera e propria non è altro che una declinazione locale che riguarda in particolare i prodotti e le abitudini alimentari dell’area bagnata dal mar Mediterraneo: lo Stile di Vita mediterraneo-medio. Altrimenti detto, cambiando area/luogo, oltre a una dieta media propriamente mediterranea, ne avremo una alpina (la stiamo studiando alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige assieme ai colleghi altoatesini e tirolesi), una nordica, una asiatica, una mediorientale, e potrei andare a avanti a lungo, molto a lungo. Tanti sono i luoghi della dieta media. Luoghi che vogliono dire prodotti e produttori locali, identità territoriali, tradizioni, abitudini. Alimenti e luoghi cambiano, lo Stile di Vita rimane quello (pag 125, Il gusto per le cose giuste. Lettera alla generazione Z, Mondadori 2017).

Autore dell'articolo: Segreteria